venerdì 10 luglio 2009

Grazie a te le farfalle scendono!

In una stanza dove i fiori si scollano e le farfalle scendono dai loro fili di rugiada, seduta nella mia caverna di legno e cotone scrivo queste parole che sgorgano dal cuore.
Grazie a te ho capito di nuovo cosa lega un cucciolo abbandonato al ticchettio di un orologio... il battito del cuore. Un rintocco lento e così flebile che avevo scordato di ascoltare, che non ricordavo di sentire. Dal tuo petto ho sentito quella musica così ripetitiva ma così armoniosa, una sinfonia che con due sole note sa far girare il mondo.
Dai miei occhi arrivano campi d'erba o foglie d'autunno, due paesaggi rivolti ad un solo spettatore, due calori ma lo stesso tepore. Ti chiedo riparo ogni istante della mia esistenza in quelle braccia che sono come ali d'angelo, il mio angelo terrestre!
Gli occhi sorridono al tuo pensiero, le labbra tremano alla tua presenza e ogni parola è vana, nulla può descrivere i colori che sgorgano al mio interno.

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