venerdì 9 ottobre 2009

L'inizio di una storia o la fine?


Prese un coltello, di quelli da macellaio, e si avvicinò al quadro; quello stesso quadro che sapeva essere pieno di sangue. Voleva provare, voleva vedere come,e soprattutto se, sarebbe sgorgato da quella tela all'apparenza così candida e linda.
Impugnò il manico del coltello come farebbe un killer davanti alla sua prossima vittima e , senza esitazione alcuna, infilò l'intera lama in quel rettangolo di delicatezza. Non lo squarciò completamente, non voleva che tutto finisse così presto, ma da quel taglio schizzò un fiotto di sangue che le macchiò la maglia.
Si guardò gli indumenti colorati ormai di un rosso opaco, alla vista di quel colore qualcosa si accese nei suoi occhi; non pazzia e nemmeno delirio ma,al contrario, pace e speranza. Questi sentimenti però non le impedirono di continuare a infliggere contro quella tela che cominciava a dipingersi di scarlatto.
Continuò ad accoltellare quella trama di fili con così tanta foga che il sangue le ricoprì buona parte del corpo e del volto. I suoi vestiti erano matidi e il calore del suo viso faceva rapprendere il sangue; il suo corpo sembrava assorbire ed assaporare il gusto e l'odore del liquido rosso e sembrava non dissetarsene mai.
Solo alla fine della sua foga, quando ormai della tela non restavano che dei piccoli brandelli gocciolanti si accorse che tutto era finito, che il giorno era passato e il buio della notte l'aveva ormai quasi del tutto inghiottita. E si accorse solo quando il respiro si faceva più regolare che delle piccole goccie cadevano dal cielo e le lavavano via quel liquido ormai nero come la notte...
Ma la pioggia che scorreva sul suo corpo come piccoli rigagnoli non le lavava via solo il sangue... Dalle sue vene, dal suo intero corpo sentiva come se una sostanza nera, prima accucciata da qualche parte dentro di se, non potesse resistere a quel miscuglio di acqua e sangue. Da tutti i pori sembrava uscire e mischiarsi a quelle due prime sostanze lasciando all'interno di quel piccolo corpo una purezza e un candore mai visto e mai provato.
Così, con la pace nel cuore per la prima volta e questa nuova enorme emozione, forse troppo forte e mai provata, lei si accasciò al suolo,su quell'erba che mai aveva visto così naturale e bella, e si assopì.
Dal cielo non scesero angeli ad accoglierla il quel mondo tanto agoniato da tutta l'umanità, nessuno seppe mai che giaceva lì, priva di vita con un accenno di pace nel volto...

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